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Come calcolare l’assegno di mantenimento per i figli

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Come si fa a calcolare l’assegno di mantenimento per i figli?

Una delle domande che si pongono più frequentemente i genitori separati è come calcolare l’assegno di mantenimento per i propri figli.

Spesso succede che il genitore non collocatario, cioè quello che non vive con il figlio, debba versare all’altro genitore un assegno a titolo di mantenimento per la prole.

Le richieste, nelle fasi iniziali delle separazioni, anche fra coppie di fatto, sono le più svariate, e spesso gli avvocati matrimonialisti si trovano a dover spiegare ai propri clienti come si calcola l’assegno di mantenimento per i figli.

Per questo abbiamo deciso di scrivere questo breve vademecum, con i riferimenti delle norme del codice civile.

L’articolo del Codice che spiega in modo esauriente come calcolare l’assegno di mantenimento per i figli è l’art. 337-ter, in cui il legislatore ha sancito innanzitutto che i genitori possono accordarsi sull’entità del mantenimento.

Qualora ciò non avvenga, decide il giudice.

In generale, bisogna sottolineare che ciascun genitore deve provvedere al mantenimento dei figli in misura proporzionale al proprio reddito.

Secondo il principio di proporzionalità, il giudice può stabilire, ove necessario, la corresponsione di un assegno periodico.

Ma come si calcola l’assegno di mantenimento per i figli?

Calcolo assegno di mantenimento

Il Giudice prenderà in cosiderazione i seguenti fattori:

1) le attuali esigenze del figlio.

2) il tenore di vita goduto dal figlio in costanza di convivenza con entrambi i genitori.

3) i tempi di permanenza presso ciascun genitore.

4) le risorse economiche di entrambi i genitori.

5) la valenza economica dei compiti domestici e di cura assunti da ciascun genitore.

Attenzione: il Giudice chiederà alle parti, oltre alla dimostrazione delle attuali esigenze dei figli, del tenore di vita goduto dal figlio quando viveva con i genitori e degli altri fattori, anche il deposito della documentazione attestante le risorse economiche di entrambi i genitori.

Importante ricordare inoltre che l’assegno di mantenimento è per legge automaticamente aggiornato annualmente agli indici ISTAT.

Cosa significa?

Significa che a decorrere di norma dall’anno successivo a quello di primo versamento del mantenimento come da provvedimento del Giudice, il genitore che versa l’assegno di mantenimento per il figlio dovrà aggiorare l’importo dell’assegno sulla base della variazione percetuale del costo della vita (es. +0,2%, -0,5%, etc..)

Cosa succede se un genitore, nel procedimento di separazione, decide di non fornire la documentazione richiesta dal Giudice?

Qualora il Giudice dovesse valutare insufficienti le informazioni di carattere economico fornite dai genitori, potrebbe disporre un accertamento della polizia tributaria sui redditi e sui beni oggetto della contestazione, anche se intestati a soggetti diversi.

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