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Divorzio tra cittadino italiano e marocchino

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Divorzio tra cittadino italiano e marocchino

Il diritto di famiglia del Marocco è stato riformato nel 2004 nel suo corpus fondamentale, ovvero la Mudawwana (in arabo: مدونة‎) o Codice di Statuto Personale Marocchino.

Sono stati introdotti concetti molto importanti e innovativi rispetto ad altre legislazioni del mondo arabo, come la “fedeltà reciproca”, la possibilità per la donna marocchina di trasmettere la sua nazionalità ai figli (dal 2006) e la necessità di rivolgersi al Tribunale anche per il ripudio.

La stessa poligamia non è più una mera scelta dell’uomo ma deve essere espressamente autorizzata da un giudice, il quale concederà questo diritto a condizione che a) vi sia una giustificazione eccezionale ed obiettiva; b) la prima moglie vi acconsenta; c) l’uomo abbia sufficienti risorse per sostenere le due famiglie in ogni aspetto di vita e garantire l’uguaglianza fra le stesse.

Vediamo ora se e in che termini sia possibile il divorzio tra cittadino italiano e marocchino.

Il diritto di famiglia del Marocco prevede il divorzio immediato, senza, cioè una preliminare fase di separazione. I tempi per un divorzio in Marocco variano dai 60 giorni ai sei mesi, a seconda che il divorzio sia congiunto oppure giudiziale.

Cosa succede però se uno dei due coniugi è cittadino Italiano?

In tal caso i coniugi potranno scegliere se applicare la legge sul divorzio del Marocco oppure la legge Italiana.

Bisogna andare per forza in Marocco per divorziare?

No, è possibile anche fare ricorso al Tribunale italiano competente, chiedendo l’applicazione della legge del Marocco oppure della legge italiana.

E’ possibile divorziare davanti al consolato del Marocco?

No. E’ prevista la possibilità che entrambi i coniugi – sia cittadino italiano e marocchino, sia entrambi marocchini –  compilino un apposito formulario dinanzi al Consolato, al fine di avviare le pratiche di divorzio in Marocco, ma il documento ha un valore legale di 3 mesi ed il procedimento di divorzio deve comunque avvenire dinanzi ad un Tribunale del Marocco.

Una volta ottenuta la sentenza di divorzio i coniugi possono trascriverla in Italia, grazie alla legge 218/1995 (art. 64), che prevede il riconoscimento automatico delle sentenze straniere, senza necessità di rivolgersi al giudice italiano.

E’ possibile modificare una sentenza di divorzio emessa da un Tribunale in Marocco tra un cittadino italiano e uno marocchino?

Sì, è possibile chiedere la modifica dei provvedimenti sanciti in un’altra sentenza, anche se quella sentenza è stata emessa da un giudice straniero.

Ad esempio, se la situazione economica di uno dei coniugi è peggiorata, a determinate condizioni sarà possibile chiedere un assegno di divorzio al Tribunale italiano. Allo stesso modo anche in presenza di figli, qualora si verifichino delle situazioni tali per cui si rende necessaria una modifica delle condizioni relative all’affidamento, al collocamento, alla gestione o titolarità della responsabilità genitoriale, oppure anche solo in caso sia necessario adeguare l’assegno di mantenimento per i minori stessi.

Divorzio con un Marocchino

Divorzio con un Marocchino

E’ possibile annullare una sentenza emessa da un Tribunale in Marocco tra un cittadino italiano e un cittadino marocchino?

In alcuni casi è possibile cancellare la trascrizione una sentenza di un Tribunale straniero, quando la decisione del Tribunale del Marocco violi i principi fondamentali dello Stato Italiano.

Ad esempio, la sentenza di “divorzio per ripudio” ottenuta in Marocco non può acquisire efficacia nell’ordinamento italiano poiché contraria al nostro ordine pubblico interno. Così ha deciso in un caso la Corte d’Appello di Torino, che ha sancito la cancellazione della sentenza di divorzio per ripudio della moglie, dai registri anagrafici italiani a cura dell’ufficiale di stato civile.

Recentemente, una sentenza del Tribunale di Firenze, ha ammesso il divorzio immediato tra un cittadino Italiano e una cittadina marocchina, applicando le disposizioni nel codice di famiglia del Marocco (Moudawana).

Il giudice ha motivato il provvedimento sostenendo che, dato che il Marocco prevede il divorzio immediato (senza che si passi dalla separazione) e vista la cittadinanza marocchina della moglie ricorrente, era applicabile la legislazione della stessa moglie, conformemente al Regolamento Europeo 1259/2010.

Il caso è interessante in quanto il divorzio immediato su richiesta congiunta dei coniugi è di un “tipo” di divorzio previsto proprio dal codice del Marocco (art. 114), in parte assimilabile al nostro “divorzio congiunto”.

Gli stessi coniugi hanno scelto di rinunciare agli istituti caratteristici del diritto del Marocco, come la restituzione della dote o il “dono di consolazione” per la donna, avvicinando ancor di più il loro accordo ai principi del nostro diritto interno e così evitando di incorrere in un provvedimento negativo da parte del Tribunale.

Trovare le giuste prove

In caso di

Divorzio tra cittadino italiano e marocchino

è fondamentale comprendere che le prove, come in ogni procedimento giurisdizionale, possono fare la differenza. Alcune prove sono lecite, altre illecite. Per scoprire quali mezzi di prova è possibile utilizzare in caso di separazione e divorzio con un cittadino marocchino, si può acquistare il volume “Istruttoria e Mezzi di Prova nei procedimenti di separazione”. Scritto dall’Avv. Stefano Molfino, famoso avvocato matrimonialista del Foro di Milano. Per acquistare il libro CLICCA QUI.

In definitiva possiamo dire che è ben possibile il divorzio tra un cittadino italiano e uno marocchino. Sia utilizzando la legislazione italiana, sia, eventualmente, utilizzando la legislazione marocchina. E’ bene perciò farsi assistere da un avvocato matrimonialista che sia in grado di inquadrare il problema e consigliare il cliente nel modo più opportuno.

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