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Tenore di vita e assegno di divorzio – Avvocato matrimonialista Stefano Molfino

Tenore di vita e assegno di divorzio - intervista Avv. Stefano Molfino avvocato matrimonialista
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Tenore di vita e assegno di divorzio sono ancora due concetti legati inscindibilmente dal nostro diritto di famiglia?La Corte di Cassazione è intervenuta pochi giorni fa, con la sentenza n. 11504 depositata il 10 maggio 2017, modificando il proprio orientamento sulla concessione dell’assegno di divorzio al coniuge divorziato.

Abbiamo chiesto all’Avv. Stefano Molfino, avvocato matrimonialista di Milano intervenuto pochi giorni fa al TG1 per commentare proprio questa sentenza che molti hanno definito “rivoluzionaria”, quali siano gli scenari che si apriranno dopo questo passaggio epocale.

Avvocato Molfino, cosa ha stabilito esattamente la Corte di Cassazione e dove sta la novità?

I Giudici di Legittimità hanno stabilito che l’ex coniuge ha diritto a ricevere periodicamente un assegno di divorzio solo se non ha una propria indipendenza o autosufficienza economica. La Cassazione ha mutato il precedente orientamento in materia divorzile: prima l’assegno di divorzio veniva concesso se il coniuge non aveva redditi adeguati a mantenere il medesimo tenore di vita goduto in costanza di matrimonio. Ora invece, l’unico parametro per sancire il diritto all’assegno di divorzio è quello dell’indipendenza economica del richiedente.

Come si fa a dimostrare l’autosufficienza economica dell’ex coniuge divorziato?

Secondo la Corte, l’autosufficienza può essere desunta dal possesso di redditi di qualsiasi specie, di cespiti patrimoniali mobiliari e immobiliari, della disponibilità di una casa di abitazione e della capacità e possibilità effettive di lavoro personale.

Cosa succede per i coniugi che finora hanno versato un assegno sulla base del precedente orientamento, possono richiedere indietro i soldi?

Assolutamente no. Questa sentenza non ha effetto retroattivo, per cui coloro che abbiano già versato somme sulla base di sentenze che tenevano conto di un precedente orientamento non possono richiedere i soldi all’ex coniuge.

Visto che tenore di vita e assegno di divorzio non sono più due concetti legati in modo inscindibile, è possibile chiedere la modifica della sentenza che ha stabilito l’importo dell’assegno di divorzio?

Certamente, è possibile, ma non è detto che venga concessa. In primis perché il mutamento di un indirizzo giurisprudenziale non costituisce necessariamente un “fatto nuovo”. E’ un argomento controverso, su cui non tutti i giuristi sono concordi. In secondo luogo, il caso giunto dinanzi alla Corte di Cassazione riguardava una moglie imprenditrice, con titoli di studio, e che durante gli anni di separazione non aveva goduto di alcun assegno di mantenimento; diverso è il caso, ad esempio, di una moglie che abbia già goduto di un assegno di mantenimento in fase di separazione, che non abbia titoli per immettersi nel mercato del lavoro, che abbia già raggiunto una certa età.

Clicca qui per contattare l’Avv. Stefano Molfino.