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Il risarcimento del danno per tradimento

risarcimento per tradimento
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E’ possibile chiedere il risarcimento dei danni per il tradimento del coniuge ?

La risposta è sì. Da qualche anno la Corte di Cassazione ha ammesso la possibilità di chiedere il risarcimento per il danno cosiddetto endofamiliare, cioè riguardante i rapporti familiari, anche nel caso in cui un coniuge, moglie o marito che sia, abbia tradito e con ciò abbia causato un danno all’altro.

Con la sentenza n. 18853 del 15 settembre 2011, la Cassazione ha addirittura ammesso che tale risarcimento sarebbe possibile pure nel caso in cui i coniugi abbiano precedentemente siglato una separazione consensuale.

Di solito, infatti, per chiedere il risarcimento per tradimento del coniuge, bisognava partire da un presupposto: la separazione con addebito a quel coniuge per violazione del dovere di fedeltà, appunto.

La Corte di legittimità invece ha invece sancito che la violazione dei doveri nascenti dal matrimonio, nel caso di specie dell’obbligo di fedeltà coniugale, non trova, necessariamente la propria sanzione solo nelle misure tipiche previste dal diritto di famiglia – cioè l’addebito – ma, ove ne sussistano i presupposti, può integrare anche gli estremi di un illecito civile, che dà diritto al risarcimento del danno.

Cosa significa addebito?

Significa che, nel processo di separazione, a uno dei due coniugi può essere addebitata la separazione. La moglie o il marito possono, cioè, essere dichiarati responsabili della rottura dell’unione coniugale perché, ad esempio, vi è stata infedeltà perpetrata con tradimento.

Ecco, l’addebito porta con sé alcune conseguenze: chi è stato ritenuto responsabile della rottura dell’unione, fra l’altro, non ha diritto all’assegno di mantenimento.

La Cassazione ha sancito che, oltre a questa ed altre sanzioni  tipiche del diritto di famiglia, è ben possibile ottenere il risarcimento del danno per tradimento e non necessariamente deve esserci alla base della richiesta una sentenza di separazione con addebito.

Quando può essere chiesto il risarcimento per tradimento?

Ad esempio nel caso di tradimento plateale da parte della moglie o del marito. In questi casi si ha una vera e propria umiliazione e frustrazione, che lede diritti costituzionalmente garantiti, diritti individuali della persona protetti dall’art. 2 della Costituzione. Il tradimento può dunque essere una offesa che oltrepassa i limiti del dovere di fedeltà sanciti dal codice civile, ed arriva a concretizzare atti che ledono la dignità del coniuge, causandogli un vero e proprio danno risarcibile.

E’ sempre possibile chiedere il risarcimento danni per tradimento?

No, il danno non può consistere nella sola sofferenza psichica causata dall’infedeltà del partner ma deve essere verificata nel concreto la compromissione dell’interesse costituzionalmente protetto.

Ad esempio?

Ad esempio aver sbandierato il tradimento nella cerchia di amici comune, oppure all’interno del contesto sociale di appartenenza, come un piccolo paesino. Tale comportamento, oltre a determinare la definitiva intollerabilità della prosecuzione della convivenza, causa la lesione della dignità della moglie o del marito, con conseguente possibilità di ottenere il risarcimento del danno per tradimento.

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