Affidamento esclusivo alla madre se il padre non rispetta le visite
Il nostro ordinamento, grazie anche alle recenti riforme in tema di diritto di famiglia, considera preminente l’interesse del minore, al di sopra di ogni possibile conflitto – anche giudiziale – fra i genitori.
Per questo motivo, i Giudici dei tribunali del nostro Paese hanno da qualche anno a questa parte iniziato a sanzionare il comportamento di quei genitori che, spesso nelle more di un giudizio separativo ed a fronte di un acceso contrasto con l’ormai ex partner, disattendono i propri doveri nei confronti dei figli.
Il principio cardine dei provvedimenti giurisdizionali in tema di affidamento dei figli è che questo debba avere alla base la possibilità per il minore di mantenere un continuativo rapporto con il genitore non collocatario, ovverosia il genitore che non vive con lui; i Giudici, quindi, solitamente dispongono l’affidamento condiviso dei figli. Tuttavia, come sottolineato dalla giurisprudenza del Foro di Milano, alla menzionata regola dell’affidamento condiviso dei figli può derogarsi solo ove la sua applicazione risulti contraria all’interesse del minore (come sancito dall’art. 337 quater c.c.).
A questo punto bisogna chiedersi, quando può disporsi l’affidamento esclusivo al posto dell’affidamento condiviso?
Se il padre non rispetta le visite dei figli può disporsi l’affidamento esclusivo alla madre?
In una recente sentenza, il Tribunale di Caltanissetta (sentenza del 30 dicembre 2015) ha disposto, sulla base della continua violazione delle visite ai figli da parte del padre, l’affidamento alla madre con esercizio del diritto di visita del padre in modalità “protetta”, presso il competente Consultorio Familiare, secondo le modalità e i tempi decisi dalla struttura in relazione all’età e alle esigenze della minore, proprio al fine di tutelare i minori da una figura genitoriale che aveva dimostrato notevoli carenze nel rapportarsi con i figli.
La stessa madre, infatti, aveva instaurato, nel corso del procedimento di separazione, anche un sub-procedimento ex art. 709 ter c.p.c., sia perché il padre non rispettava gli appuntamenti con i figli, sia perché lo stesso genitore si era reso inadempiente rispetto al proprio dovere di mantenimento nei loro confronti.
Le carenze genitoriali sono state considerate dai Giudici talmente gravi che gli stessi hanno ritenuto di dover non solo affidare i figli in via esclusiva alla madre, con un provvedimento di affido esclusivo, ma anche di attribuire alla medesima il compito di adottare in via esclusiva le decisioni di maggiore interesse per i figli, fermo restando il diritto/dovere del padre di vigilare sulla loro istruzione ed educazione e la possibilità per lo stesso di ricorrere al giudice quando ritenga che siano state assunte decisioni per gli stessi pregiudizievoli.
Se il padre non rispetta le visite con i figli, manifestando un disinteresse verso gli stessi, quindi, la sanzione del Giudice potrebbe essere quella di affidare in via esclusiva i minori alla madre, sempre qualora questa dimostri idoneità alla funzione genitoriale in via esclusiva.
Attenzione: bisogna sapere come documentare in modo corretto che il padre non rispetta le visite
Per farlo è fondamentale comprendere quali possano essere le prove che verranno tenute in considerazione dal Giudice. Per scoprire quali mezzi di prova è possibile utilizzare in caso di richiesta di affidamento esclusivo alla madre se il padre non rispetta le visite, si può acquistare il volume “Istruttoria e Mezzi di Prova nei procedimenti di separazione”. Scritto dall’Avv. Stefano Molfino, famoso avvocato matrimonialista del Foro di Milano. Per acquistare il libro CLICCA QUI.
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