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Frequentazione dei figli con il nuovo compagno della madre

Frequentazione dei figli con il nuovo compagno della madre
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Nelle separazioni genitoriali, una delle questioni più spinose è quella relativa alla frequentazione dei figli con il nuovo compagno della madre. Una possibile soluzione a questo problema, non di poco conto, atteso l’aumento di separazioni, anche nelle coppie di fatto, è stata affrontata fra l’altro dal Tribunale di Milano con la sentenza in data 18 gennaio 2017, Pres. Cattaneo, rel. Laura Stella.

Nella fattispecie il padre aveva chiesto che il Tribunale inibisse la frequentazione dei figli con il nuovo partner della moglie. La richiesta era esplicita, per cui il Tribunale ha dovuto pronunciarsi sulla base del preminente interesse dei minori. La domanda del padre, inoltre, si era spinta anche sino a chiedere l’inibizione alla frequentazione dei minori con i figli del nuovo partner.

Diritto di frequentare il nuovo compagno con i figli

Nel nostro diritto non esiste un vero e proprio diritto di frequentare il nuovo compagno con i figli. Le norme del nostro codice civile hanno al centro il minore, a tal punto che l’intero impianto normativo è stato definito “figliocentrico”. Il rischio, è evidente, è quello di “offuscamento” della figura genitoriale paterna. La questione, pertanto, è rimessa alla discrezionalità del giudice, che valuta secondo il “best interest” dei minori.

Secondo il Tribunale di Milano, deve essere rigettata la domanda del genitore volta alla inibizione dei contatti tra i figli e il nuovo partner dell’altro genitore. In particolare, tale richiesta è infondata là dove la relazione tra esso genitore e il nuovo compagno si sia consolidata. Fra l’altro, per il tempo trascorso è stato ritenuto che i minori abbiano ormai presumibilmente metabolizzato la presenza del nuovo compagno nella vita della madre.

Se la madre frequenta il nuovo compagno con i figli

Nella valutazione dell’interesse della prole, quindi, rientra il consolidamento della relazione della madre dei minori con il nuovo partner. Nella fattispecie non si trattava di una relazione appena nata, ma duratura. Dalla nuova unione, peraltro, era nato anche un bambino, al quale i figli erano molto legati.

Considerato il tempo trascorso, l’evoluzione della situazione familiare e il fatto che i minori avevano ormai presumibilmente metabolizzato la presenza del nuovo compagno nella vita della madre, il Tribunale ha ritenuto di dover rigettare la domanda volta a impedire la frequentazione dei figli con il nuovo compagno della madre. Dato il forte conflitto genitoriale, comunque, è stato dato incarico ai Servizi Sociali di monitorare la situazione del nucleo familiare. In ultimo è stato stimato manifestamente superfluo l’ascolto dei minori da parte del Tribunale, già sentiti in CTU.

Se la madre frequenta il nuovo compagno con i figli

Se la madre frequenta il nuovo compagno con i figli

Il Tribunale di Milano, all’esito del giudizio, ha affidato i tre figli ad entrambi i genitori, collocandoli presso il padre. Anche nella citata vicenda, dunque, il Tribunale di Milano ha evidenziato come il principio della “maternal preference” non sia sempre applicabile. In altri termini, anche il padre può essere collocatario dei minori. Già in altro procedimento questo Tribunale si era discostato dal principio cui, invece aveva aderito la Cassazione. (clicca qui per leggere l’articolo).

Per verificare se nel proprio caso sia possibile impedire la frequentazione dei figli con il nuovo compagno della madre è consigliabile contattare quanto prima un avvocato matrimonialista. Per trovare un avvocato matrimonialista nella propria città è sufficiente cliccare in alto sul nostro motore di ricerca e selezionare la propria città. Clicca qui.