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Alla ex moglie spetta un assegno di divorzio se ha contribuito alla vita familiare

Alla ex moglie spetta un assegno di divorzio se
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Con la sentenza del 18 luglio 2018 il Tribunale di Alessandria ha reso la prima pronuncia edita dopo l’intervento della Cassazione a Sezioni Unite sull’assegno di divorzio, sancendo che alla ex moglie spetta un assegno di divorzio se ha contribuito alla formazione del patrimonio comune durante la vita familiare.

Cosa significa? Come noto dopo la sentenza delle Sezioni Unite è cambiata la interpretazione dell’art. 5 comma 6 della L. 898/70. In un primo momento la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 11504 depositata il 10 maggio 2017 aveva sancito che il coniuge deve rendersi autosufficiente (clicca qui per leggere l’intervista all’Avv. Stefano Molfino). Con l’intervento della Corte di Cassazione datato 11 luglio 2018, n. 18287, cambiano ancora le cose.

Qui di seguito il principio di diritto enunciato dalle Sezioni Unite:

Ai sensi dell’art. 5 c.6 della L. n. 898 del 1970, dopo le modifiche introdotte con la L. n. 74 del 1987, il riconoscimento dell’assegno di divorzio, cui deve attribuirsi una funzione assistenziale ed in pari misura compensativa e perequativa, richiede l’accertamento dell’inadeguatezza dei mezzi o comunque dell’impossibilità di procurarseli per ragioni oggettive, attraverso l’applicazione dei criteri di cui alla prima parte della norma i quali costituiscono il parametro di cui si deve tenere conto per la relativa attribuzione e determinazione, ed in particolare, alla luce della valutazione comparativa delle condizioni economico-patrimoniali delle parti, in considerazione del contributo fornito dal richiedente alla conduzione della vita familiare e alla formazione del patrimonio comune e personale di ciascuno degli ex coniugi, in relazione alla durata del matrimonio e all’età dell’avente diritto”.

Il problema fondamentale nasce dalla interpretazione del concetto di “mezzi adeguati”. L’art. 5 comma 6 della legge sul divorzio, infatti, stabilisce che l’ex coniuge ha diritto all’assegno di divorzio quando non ha “mezzi adeguati”. E quando non possa procurarseli per ragioni obiettive.

Ma quali sarebbero i mezzi adeguati?

Secondo i Supremi Giudici per verificare i “mezzi adeguati” bisogna tener conto degli altri indicatori di cui all’articolo 5 comma 6. Quindi:

– delle condizioni dei coniugi

– delle ragioni della decisione

– del contributo personale ed economico dato da ciascuno alla conduzione familiare ed alla formazione del patrimonio di ciascuno o di quello comune

– del reddito di entrambi

– della durata del matrimonio

ex moglie spetta un assegno di divorzio

Alla ex moglie spetta un assegno di divorzio?

Quando alla ex moglie spetta un assegno di divorzio?

Il Tribunale di Alessandria, quindi, è si è pronunciato utilizzando le indicazioni date dalle Sezioni Unite. Con la sentenza in data 18 luglio 2018 detto Tribunale ha affermato che i parametri contenuti nell’art. 5 della Legge sul divorzio sono da considerarsi equiparati. Non vi è pertanto un criterio che prevale sugli altri.

Secondo i Giudici di Merito, l’assegno di divorzio ha inevitabilmente una funzione assistenziale. Fra l’altro, il valore perequativo-compensativo dell’assegno discende proprio dal principio costituzionale di solidarietà. Come indicato dalla Cassazione il Tribunale ha in primis esaminato le condizioni economiche dei coniugi. Oltre a questo, ha indagato il grado di autonomia di ciascuno e ha valutato in concreto il contributo fornito nella realizzazione della vita familiare.

Cosa si intende per contributo nella realizzazione della vita familiare?

Si intende tener conto delle aspettative professionali sacrificate dal coniuge debole. Significa valutare se la situazione di debolezza economica sorta con il divorzio sia il risultato di scelte prese dai coniugi durante la vita familiare. Inoltre il Tribunale dovrà valutare la durata del matrimonio e l’età del richiedente.

Quindi alla ex moglie spetta sempre un assegno di divorzio?

No. Ogni vicenda è a sé e deve essere valutata caso per caso. Sarà importantissima l’istruttoria che il Giudice disporrà per valutare tutti i criteri dell’art. 5 comma 6 L. sul divorzio. Per questo è molto importante essere assistiti da un avvocato matrimonialista. Un avvocato matrimonialista saprà indicarvi se nel vostro caso alla ex moglie spetta un assegno di divorzio. Clicca in alto sul nostro motore di ricerca per trovare un avvocato matrimonialista nella tua città!

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