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Amante chiama la moglie e rivela i tradimenti del marito: condannata.

Amante chiama la moglie
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Amante chiama la moglie e rivela i tradimenti del marito: condannata.

 

Sebbene da un punto di vista morale la rivelazione delle relazioni extraconiugali del marito alla moglie possa sembrare cosa buona e giusta, dal punto di vista giuridico non lo è e tale comportamento può integrare una condotta penalmente sanzionabile.

Se l’amante chiama la moglie e rivela i tradimenti del marito, essa è può essere ritenuta colpevole di molestia o disturbo alle persone.

È quanto ha deciso la Corte di Cassazione con la sentenza n.28493/2015 confermando la condanna in primo grado del Tribunale di Potenza.

Esiste un reato nell’ordinamento italiano che si chiama “molestia o disturbo alle persone” e punisce “chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo” e viene “punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a €.516,00”.

Ed è proprio per questo reato che è stata ritenuta colpevole l’amante che ha svelato il tradimento del marito alla moglie.

L’amante aveva infatti effettuato tre telefonate in cui raccontava alla moglie tradita delle relazioni del marito. Tutte le telefonate erano anonime e hanno avuto una durata superiore ai 10 minuti.

Ebbene sono proprio queste caratteristiche ad integrare il comportamento penalmente rilevante.

La reiterazione delle telefonate ha creato disturbo nei confronti della moglie. Inoltre il contenuto della telefonata era di per sé già molto grave: la rivelazione alla moglie di ripetute relazioni extraconiugali del marito è idonea ad arrecare molestia alla moglie.

La Cassazione afferma inoltre che “la natura molesta e petulante delle chiamate viene giustamente ricavata dalla forma anonima delle stesse” andando a completare tutti gli elementi del reato previsto dall’art. 660 del Codice Penale.

Un comportamento che è costato caro all’amante che si è vista condannare alla pena di Euro 400,00 di ammenda oltre al pagamento delle spese processuali.

Attenzione: è fondamentale provare al Giudice alcune fondamentali circostanze

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Luca B. Marsiglia
Studio Legale Marsiglia
Avvocato stabilito c/o l’Ordine degli Avvocati di Milano
Specializzazione: avvocato penalista di famiglia

20121 Milano Via Andrea Appiani n.5
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