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Un figlio può prendere il cognome materno: la pronuncia della Corte Costituzionale

Un figlio può prendere il cognome materno
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Una delle domanda che “sorprendentemente” vengono poste più spesso ad un avvocato matrimonialista riguarda la potenziale attribuzione del cognome materno ad un figlio.

Il 27 aprile 2022 è un giorno destinato a fare la storia rispetto a questo argomento, da questa data infatti la trasmissione del cognome del padre ai figli non è più automatico. La Corte Costituzionale si è espressa infatti rispetto alla possibilità per un figlio di prendere anche il cognome materno.

Se i genitori non sono d’accordo su quale cognome scegliere che cosa accadrà ? Con la nuova pronuncia della Corte sarà possibile aggiungere il cognome materno ai figli anche senza accordo tra i genitori? Sarà possibile per i figli avere solo il cognome materno ? Il nuovo orientamento giurisprudenziale sarà applicabile anche per i figli nati fuori dal matrimonio ? E ai figli adottati ? In caso di disaccordo sulla scelta del cognome a chi spetterà dirimere la controversia ? E cosa accadrà alle seconde generazioni ?

Queste sono solo alcune delle domande che negli ultimi mesi i clienti hanno cominciato a porre al proprio avvocato matrimonialista, nell’attesa che il legislatore metta mano al codice per disciplinare un aspetto molto importante dell’orientamento familiare.

I casi da cui è nata la decisione della Corte Costituzionale

Una coppia  lucana si è rivolta al Tribunale di Lagonegro chiedendo ai giudici se fosse loro consentito di attribuire al loro terzo figlio il solo cognome materno, nel caso specifico lo stesso dei due fratelli nati quando la coppia non era ancora sposata e che avevano il solo cognome materno. Il Tribunale adito respinge il ricorso dei genitori e la decisione viene impugnata dagli stessi davanti alla Corte D’Appello di Potenza che a novembre del 2021 investe la consulta dell’eccezione di costituzionalità.

In quello stesso periodo la Corte Costituzionale era stata chiamata a decidere anche il caso di una coppia altoatesina, che voleva dare al figlio il cognome materno, perché secondo loro in tedesco aveva un suono più gradevole di quello del padre. Anche in questo caso i giudici avevano deciso di sollevare la questione di costituzionalità sulla norma del codice civile (l’art. 262 c.c) che fino a quel momento aveva vietato la possibilità per una donna di dare al figlio il proprio cognome.

La pronuncia della Corte Costituzionale

La Corte ritenendo discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre, ha risolto l’annoso dibattito stabilendo che da ora in poi la regola sarà che:al figlio deve essere dato il cognome di entrambi i genitori nell’ordine dai medesimi concordato, salvo che essi decidano, di comune accordo, di attribuire, soltanto il cognome di uno dei due. In mancanza di accordo sull’ordine di attribuzione del cognome di entrambi i genitori, resta salvo l’intervento del giudice in conformità di quanto dispone l’ordinamento giuridico”.

La Corte ha stabilito con questa pronuncia, sotto molti aspetti rivoluzionaria, l’illegittimità costituzionale dei tutte le norme che prevedono l’automatica attribuzione ad un figlio del cognome del padre, con riferimento sia ai figli nati in circostanza di matrimonio, sia ai figli nati fuori da unioni coniugali, sia ai figli adottivi. La Corte ha così affidato al legislatore il compito di regolare nel dettaglio tutti gli aspetti della decisione assunta.

Se la coppia è concorde: i possibili scenari

Alla luce della pronuncia della Corte Costituzionale proviamo ora ad esaminare quali sono in concreto i possibili scenari che potranno palesarsi per i genitori al momento della scelta del cognome da dare al figlio appena nato.

La Corte ha stabilito come abbiamo visto che la regola principale diventa quella del doppio cognome, ma la coppia può decidere di attribuirne anche solo uno. Se la coppia è in accordo quindi può scegliere se dare al figlio appena nato o il doppio cognome nell’ordine che preferisce, o scegliere il solo cognome materno, o scegliere il solo cognome paterno. Ogni coppia quindi sarà libera di decidere accordandosi così come accade per il nome.

 Genitori in disaccordo e intervento dell’avvocato matrimonialista

Qualora invece i genitori non riescano a trovare un accordo, la via obbligata come per tutte le altre questioni più importanti che riguardano la prole, sarà quella di ricorrere al giudice con il patrocinio di un avvocato matrimonialista specializzato.

In questo caso chiaramente la soluzione “salomonica” e anche più probabile potrebbe essere proprio quella del doppio cognome.

Cognome materno per i figli che sono già nati

La sentenza della Consulta della Corte Costituzionale ha efficacia retroattiva, pertanto a tutti i figli che ad oggi sono già nati, sarà possibile o aggiungere un cognome o cambiare il cognome rivolgersi al Prefetto. Si tratta di una pronuncia molto importante a cui il legislatore dovrà adeguarsi con estrema urgenza. Per tutti gli sviluppi civilistici della vicenda e per poter meglio comprendere le diverse tipologie di procedure da compiere è fortemente consigliato rivolgersi ad un avvocato matrimonialista, che potrà orientare il cliente a risolvere il caso concreto.

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