Quando si parla di separazione per colpa in caso di adulterio del coniuge è bene chiarire subito che la separazione per colpa non esiste. O meglio, non esiste più da quarant’anni. Con la riforma del diritto di famiglia del 1975 infatti il legislatore ha eliminato la “colpa” introducendo l’addebito.
Cos’è l’addebito?
L’addebito è quella sanzione che il nostro diritto di famiglia infligge al coniuge responsabile della disgregazione dell’unione matrimoniale. E’ previsto dal nostro Codice Civile all’art. 151 c.c., che è l’articolo che stabilisce i requisiti della separazione.
L’art. 151 recita: “La separazione può essere chiesta quando si verificano, anche indipendentemente dalla volontà di uno o di entrambi i coniugi, fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza o da recare grave pregiudizio all’educazione della prole”.
Non è necessario quindi che ci sia una “colpa” di un coniuge per chiedere la separazione. Basta anche solo la intollerabilità della prosecuzione della convivenza coniugale.
Al comma II, l’art. 151 c.c. dice però “Il giudice, pronunziando la separazione, dichiara, ove ne ricorrano le circostanze e ne sia richiesto, a quale dei coniugi sia addebitabile la separazione, in considerazione del suo comportamento contrario ai doveri che derivano dal matrimonio”.
Quindi se è vero che la separazione per colpa in caso di adulterio del coniuge non è elemento necessario, è anche vero che il coniuge adultero potrà essere condannato all’addebito della separazione.
Cosa comporta la separazione per colpa in caso di adulterio del coniuge?
La separazione in caso di tradimento di moglie o marito comporta che il coniuge responsabile dell’adulterio perde sia la possibilità di chiedere un assegno di mantenimento (art. 156 comma I c.c.), sia i diritti ereditari (art. 548 comma II c.c.).
Separazione per colpa in caso di adulterio di moglie o marito
Attenzione però: solo il Tribunale può pronunciare l’addebito nei confronti del coniuge fedifrago. Non esiste alcun automatismo fra la condotta violativa dei doveri coniugali e la pronuncia di addebito. Il coniuge che intenda chiedere l’addebito dovrà provare in giudizio sia il tradimento, sia il nesso di causalità rispetto alla disgregazione dell’unione matrimoniale.
La Corte di Cassazione sulla separazione per colpa in caso di adulterio
In un recentissimo procedimento di separazione la Suprema Corte ha ricordato due principi fondamentali: il primo è che la valutazione circa i motivi della rottura del rapporto matrimoniale spetta, esclusivamente al Giudice di Merito e non è sindacabile nel giudizio di legittimità.
Il secondo è che la Giurisprudenza di Legittimità da tempo ha sancito che la preesistenza di una crisi già irrimediabilmente in atto rende irrilevante la successiva violazione dell’obbligo di fedeltà coniugale ai fini della dichiarazione di addebito della separazione.
Così la Cassazione Civile, con ordinanza in data 23 gennaio 2019 n. 1715 ha rigettato il ricorso di un marito che voleva a tutti i costi la dichiarazione di addebito nei confronti della moglie. Insistere sull’addebito non sempre quindi può essere una carta vincente. Una separazione giudiziale ha dei costi molto più alti di una consensuale. Inoltre bisogna considerare che i Giudici sono sempre più inclini a scoraggiare questo tipo di procedure. Soprattutto in caso di coppie giovani, magari con figli. Da più parti infatti è stato sostenuto che la eliminazione dell’addebito potrebbe favorire la mediazione familiare.
Per sapere se nel proprio caso la separazione per colpa in caso di adulterio può essere chiesta, consigliamo di rivolgervi quanto prima presso un avvocato matrimonialista. Grazie ai consulti con un avvocato esperto si potrà ottenere senz’altro migliori risultati, sia dal punto di vista personale, sia dal punto di vista patrimoniale.
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