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Assegno di mantenimento in caso di matrimonio durato poco

Assegno di mantenimento in caso di matrimonio durato poco
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L’assegno di mantenimento, che è differente rispetto all’assegno di divorzio, continua a far discutere. Anche ora che la Suprema Corte a Sezioni Unite ha cambiato il proprio orientamento sull’assegno divorzile. Recentemente gli Ermellini sono intervenuti con la ordinanza in data 7 maggio – 19 giugno 2019, n. 16405 e hanno sancito un principio molto importante. Ci si riferisce al caso di matrimoni durati pochi mesi. Il cosiddetto matrimonio lampo.

Ebbene, ha diritto la moglie a ricevere un assegno di mantenimento anche in caso di matrimonio durato un anno?

La causa trae origine da una separazione con richiesta di addebito proposta dalla moglie. Il Tribunale e la Corte di Appello avevano respinto la domanda di addebito proposta dalla donna, ritenendo che, se anche provati, i fatti imputati al marito, non costituivano di certo eclatanti violazioni degli obblighi coniugali determinanti la crisi irreversibile del rapporto coniugale. La donna inoltre aveva chiesto un assegno di mantenimento per sé ma la Corte distrettuale aveva ridotto l’importo già liquidato dal Tribunale tenuto conto, soprattutto, della breve durata del matrimonio e della convivenza.

Cosa dice la Legge sul mantenimento in caso di matrimonio durato poco o matrimonio lampo?

Il parametro da prendere in considerazione per l’assegno di mantenimento è l’art. 156 del Codice Civile, che recita, ai primi due commi:

  1. Il giudice, pronunziando la separazione, stabilisce a vantaggio del coniuge cui non sia addebitabile la separazione il diritto di ricevere dall’altro coniuge quanto è necessario al suo mantenimento, qualora egli non abbia adeguati redditi propri”.
  2. L’entità di tale somministrazione è determinata in relazione alle circostanze e ai redditi dell’obbligato”.
Mantenimento in caso di matrimonio durato poco - Matrimonio lampo

Mantenimento in caso di matrimonio durato poco – Matrimonio lampo

Cosa sono queste “circostanze” che menziona il Codice Civile?

Sul punto è intervenuta la Corte di Cassazione che, con la sentenza n. 605 del 12 gennaio 2017, ha chiarito come il giudice debba determinare la misura dell’assegno tenendo conto non solo dei redditi delle parti “ma anche di altre circostanze non indicate specificatamente, né determinabili “a priori”, ma da individuarsi in tutti quegli elementi fattuali di ordine economico, o comunque apprezzabili in termini economici, diversi dal reddito ed idonei ad incidere sulle condizioni economiche delle parti, la cui valutazione, peraltro, non richiede necessariamente l’accertamento dei redditi nel loro esatto ammontare, essendo sufficiente un’attendibile ricostruzione delle complessive situazioni patrimoniali e reddituali dei coniugi”.

Quindi la moglie ha diritto all’assegno di mantenimento in caso di matrimonio durato poco o matrimonio lampo?

La moglie, nel caso sopra esaminato, ha chiesto alla Suprema Corte la cassazione della sentenza della Corte di Appello. Quanto all’assegno di mantenimento, i Supremi Giudici hanno respinto il ricorso della donna, tenuto conto che da consolidato orientamento alla durata del matrimonio può essere attribuito rilievo ai fini della determinazione della misura dell’assegno di mantenimento.

Gli Ermellini hanno anche ricordato la funzione dell’assegno di mantenimento. L’assegno non è più deputato, neanche dopo la sentenza delle Sezioni Unite n. 18287 dell’11 luglio 2018, quella di realizzare un tendenziale ripristino del tenore di vita goduto da entrambi i coniugi nel corso del matrimonio ma invece quello di assicurare un contributo volto a consentire al coniuge richiedente il raggiungimento in concreto di un livello reddituale adeguato al contributo fornito nella realizzazione della vita familiare.

Per verificare se nel proprio caso specifico la moglie ha diritto ad un assegno di mantenimento in caso di matrimonio durato poco o matrimonio lampo, è consigliabile consultare un avvocato matrimonialista, che potrà indirizzarvi sin dall’inizio della pratica.

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