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Il padre non deve mantenere il figlio maggiorenne se questi non studia e non lavora

Il padre non deve mantenere il figlio maggiorenne se questi non studia e non lavora
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Fino a quando il padre deve mantenere il figlio maggiorenne?La giurisprudenza di legittimità, in questi ultimi anni, si sta assestando su un principio ormai consolidato: il padre non deve mantenere il figlio maggiorenne se questi non studia e non lavora.

E’ la Corte di Cassazione, con l’ultima sentenza datata 19 settembre 2017, n° 21615 a ribadirlo. Nella fattispecie, il figlio, ormai maggiorenne, era stato assunto nella ditta del padre, che lo stipendiava.

Il padre aveva dimostrato in giudizio di avere aiutato il figlio in tutti i modi: pagandogli la scuola privata, aiutandolo economicamente per intraprendere un’attività economica ed offrendogli opportunità lavorative.

Il ragazzo però ha deciso di abbandonare la casa familiare, abbandonare l’attività lavorativa e, trasferitosi altrove, ha preteso una somma mensile a titolo di assegno di mantenimento dal genitore.

Il diritto al mantenimento sorge in capo al figlio per il solo fatto del rapporto familiare. L’art. 315-bis del Codice Civile stabilisce infatti che “il figlio ha diritto di essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni..

Il padre non deve mantenere il figlio maggiorenne se questi non studia e non lavora - Revoca del mantenimento

Il padre non deve mantenere il figlio maggiorenne se questi non studia e non lavora – Revoca del mantenimento

Attenzione: il padre deve mantenere il figlio fino alla maggiore età?

No, l’obbligo del genitore di concorrere al mantenimento del figlio non cessa automaticamente con il raggiungimento della maggiore età da parte di quest’ultimo, ma perdura finchè il genitore interessato non dia prova che il figlio ha raggiunto l’indipendenza economica, ovvero è stato posto nelle concrete condizioni per potere essere economicamente autosufficiente, senza averne però tratto utile profitto per sua colpa o per sua scelta (cfr. Cass. n. 1773/2012; Cass. n. 12952/2016).

La Corte Suprema di Cassazione, anche in questo caso, ha statuito, conformemente a quanto già deciso dal Tribunale in primo grado e dalla Corte di Appello in secondo, che il padre non deve mantenere il figlio maggiorenne se questi non studia e non lavora.

Attenzione: è fondamentale avere le prove che il figlio maggiorenne se questi non studia e non lavora

Sapere che il figlio maggiorenne non studia e non lavora non è sufficiente per giustificare la revoca del mantenimento a suo favore. Il vostro avvocato matrimonialista saprà consigliarvi in modo molto preciso. Tuttavia per sapere sin dall’inizio quali possono essere le prove utili a chiedere una revoca del mantenimento a favore del figlio maggiorenne, si può acquistare il volume “Istruttoria e Mezzi di Prova nei procedimenti di separazione”. Scritto dall’Avv. Stefano Molfino, famoso avvocato matrimonialista del Foro di Milano. Per acquistare il libro CLICCA QUI.

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